Il trionfo di Clelia, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

 SCENA VI
 
 PORSENNA e TARQUINIO
 
 TARQUINIO
 (Respiro. Alfin partì). Tempo è una volta
 che il tuo sdegno real senta l'ingrata
915ribelle Roma, e che allo scosso giogo
 obbligata da te... Ma qual pensiero
 ti sospende or così?
 PORSENNA
                                       Rendon cotesti
 Romani tuoi la mia ragion confusa.
 L'apparenza gli accusa,
920il contegno gli assolve. Orazio udisti?
 Non fa stupor la sua virtù feroce?
 In quella ferma voce,
 in quell'aperta fronte,
 in quel guardo sicuro, in quel sublime
925intrepido parlar, chi d'innocenza,
 chi mai di verità tutti i più grandi
 luminosi caratteri non vede?
 TARQUINIO
 Troppo o Porsenna eccede
 questa dubbiezza tua. Fu pur convinto
930Orazio innanzi a te. Per sua difesa
 basterà dunque a lui
 finger presagi e simular fermezza?