L’Arcadia in Brenta, libretto, Bologna, Borghi, 1751

 SCENA VIII
 
 FABRIZIO e poi FORESTO
 
 FABRIZIO
 Si contenga chi può. Corpo del diavolo,
 non ne potevo più.
 FORESTO
                                     Signor Fabrizio,
915il principe d'Arcadia ha comandato
 che dobbiam recitare all'improvviso
 stasera una comedia.
 FABRIZIO
                                         Io non ne so.
 FORESTO
 Non temete che vi concerterò.
 Giacinto è destinato
920da far da innamorato,
 da innamorata dovrà far madama.
 Lauretta la serva, il nostro conte
 farà da genitore
 e voi dovrete far da servitore.
 FABRIZIO
925Da servitore?
 FORESTO
                            Cioè la parte buffa.
 FABRIZIO
 Il buffo dovrò far? Questo è un mestiere
 ch'è difficile assai.
 Per far ridere i pazzi
 non vi vuol grand'ingegno
930ma per far rider i savi è un grande impegno.
 FORESTO
 Già s'avanza la notte,
 andatevi a vestir, ch'io venerò.
 FABRIZIO
 Farò quel che potrò.
 Mi dispiace il parlar all'improviso,
935se fosse una comedia almen studiata,
 si potrebbe salvar il recitante,
 dicendo che il poeta è un ignorante!