L’Arcadia in Brenta, libretto, Verona, Saracco, 1752

 SCENA II
 
 Tutti, fuorché Fabrizio
 
 FORESTA
 Signori, con licenza,
725vuo' seguitar Fabrizio. Egli è arrabbiato,
 vuo' veder di placarlo. A dirla schietta,
 tutto il torto non ha. Ma questo è il frutto
 di chi vuol far di più del proprio stato;
 spende, soffre, non gode ed è burlato. (Parte)
 LAURA
730Io rido quando vedo
 certi pazzi che fan gl'innamorati
 e credon col contante
 render la donna amante,
 quando il genio non v'è, non fanno niente.
735Si lascian nell'inganno;
 e se si voglion rovinar suo danno.
 LINDORA
 In quanto a questo poi,
 non dico come voi.
 Non dono e non accetto
740e per non ingannar nulla prometto.
 LAURA
 Parliam d'altro di grazia.
 CONTE
                                                Deh madama, (A Lindora)
 andiam per questi deliziosi calli,
 co' vostri bei colori
 la vil bellezza a svergognar de' fiori.
 ROSANA
745(Che parlar caricato!) (A Giacinto)
 GIACINTO
 (E pur così affettato
 vi dovrebbe piacer). (A Rosana)
 ROSANA
                                         (Per qual ragione?) (A Giacinto)
 GIACINTO
 Piace alle donne assai l'adulazione.
 CONTE
 Concedete ch'io possa (A Rosana)
750regger col braccio mio... (A Lindora)
 LAURA
 Eh signor conte mio,
 lei parte con madama,
 Rosana se n'andrà col suo Giacinto
 ed io resterò sola?
755Lei di cavaleria non sa la scola.
 CONTE
 Ha ragione,
 io son un mentecatto, io son un bue.
 Servirò, se il permette, a tutte due.
 LAURA
 Se madama l'accorda...
 LINDORA
                                             Io nol contendo.
 LAURA
760Io son contenta e le sue grazie attendo.
 CONTE
 Eccomi. Favorisca. Faccia grazia.
 Sull'umil braccio mio poggi la mano.
 LAURA
 Caminate più presto.
 LINDORA
                                          Andate piano.
 GIACINTO
 (Son godibili assai). (A Rosana)
 ROSANA
765(Più grazioso piacer non ebbi mai). (A Giacinto)
 LAURA
 Ma via, non vi movete?
 CONTE
                                             Eccomi lesto.
 LINDORA
 Non andate sì presto;
 di già voi mi stroppiate.
 LAURA
 Con questo andar sì pian, voi m'ammazzate.
 GIACINTO
770(Oh belli!)
 ROSANA
                       (Oh cari!)
 CONTE
                                            (Io sono
 nel terribile impegno). Via, madama,
 un tantinin più presto.
 Eh via, cara signora, (A Laura)
 un tantinin più piano.
 LAURA
775Più piano di così? Mi vien la morte.
 LINDORA
 Vi dico ch'io non posso andar sì forte.
 CONTE
 
    Questa forte e quella piano,
 l'una tira e l'altra mola;
 non so più cosa mi far.
780Favoriscano la mano,
 anderò come potrò.
 
    Forti, forti, saldi, saldi,
 vada pur ciascuna sola.
 Io gli sono servitor.
 
785   Che comanda? Eccomi qui.
 Ch'io la servi? Eccomi pronto.
 Caminiam così, così.
 Troppo forte? Troppo piano?
 D'incontrar io spero invano
790di due donne il strano umor.