L’Arcadia in Brenta, libretto, Verona, Saracco, 1752

 SCENA VIII
 
 FABRIZIO, poi FORESTA
 
 FABRIZIO
 Si contenga chi può. Corpo del diavolo
935non ne potevo più.
 FORESTA
                                     Signor Fabrizio,
 il principe d'Arcadia ha comandato
 che dobbiam recitar all'improviso
 stassera una comedia.
 FABRIZIO
                                           Io non ne so.
 FORESTA
 Non temete ch'io vi concerterò.
940Giacinto è destinato
 di far da innamorato;
 da innamorata dovrà far madama.
 Lauretta fa la serva,
 il conte poi farà da genitore
945e voi dovrete far da servitore.
 FABRIZIO
 Da servitor?
 FORESTA
                          Cioè la parte buffa.
 FABRIZIO
 Il buffo io dovrò far? Quest'è un mestiere
 ch'è difficile assai,
 per far ridere i pazzi
950non vi vuol grand'ingegno
 ma far rider i savi è grand'impegno.
 FORESTA
 Già s'avvanza la notte,
 andatevi a vestir, ch'io venirò.
 FABRIZIO
 Farò quel che potrò.
955Mi dispiace il parlar all'improvviso.
 Se fosse una comedia almen studiata,
 si potrebbe salvar il recitante,
 dicendo che il poeta è un ignorante. (Parte)