L’Arcadia in Brenta, libretto, Verona, Saracco, 1752

 SCENA IV
 
 FORESTA e detti
 
 FORESTA
 Signor Fabrizio.
 FABRIZIO
                                 Ebben, che c'è di nuovo?
 FORESTA
1150È un'ora che vi cerco e non vi trovo.
 Dove diavolo è
 il rosolio, il caffè?
 Giacinto ne vorria, Rosana il chiede.
 E un cane che lo porti non si vede.
 FABRIZIO
1155Oh cancaro! Mi spiace, presto, presto
 Pancrazio, dove sei?
 Apri l'orecchio bene.
 Servi questi signori come conviene.
 
    A Lauretta la sua cioccolata,
1160a madama un tazzin di ristoro,
 il rosolio a quegli altri ed il caffè.
 Poi farai una torta sfogliata.
 (Zitto... ascolta). Farai un pasticcio.
 (Zitto, dico. Non dir: «Non ve n'è».
 
1165   Già lo so tutto quel che vuoi dire,
 non v'è robba, non v'è più denaro.
 Non importa; sta' chetto, l'ho caro;
 tai pensieri non toccan a te). (Parte col servo)