L’Arcadia in Brenta, libretto, Leida, Luzac, 1752

 SCENA PRIMA
 
 Camera.
 
 FABRIZIO, poi LAURETTA
 
 FABRIZIO
 Ohimè! Dove m'ascondo?
 Ohimè, che son andato in precipizio.
1125Povera Arcadia! Povero Fabrizio!
 È finito il denaro;
 è venduto il vendibile. Ogni cosa
 alfin s'è terminata il giorno d'ieri
 e non v'è da mangiar pei forastieri.
1130Oh sorte! Oh cielo! Oh fato!
 Io non so che mi far, son disperato.
 LAURA
 Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno,
 io gli auguro il buongiorno.
 FABRIZIO
 Grazie a vossignoria.
 LAURA
1135Che mai ha, che mi pare
 alterato un tantin?
 FABRIZIO
                                     Mi duole il capo.
 LAURA
 Me ne dispiace, anch'io
 mi sento nello stomaco aggravata,
 beverei volentier la cioccolata.
 FABRIZIO
1140(La solita campana).
 LAURA
                                        Vuol far grazia
 d'ordinarla in cuccina.
 FABRIZIO
 (Certo tu non la bevi stamatina).