L’Arcadia in Brenta, libretto, Bologna, Pisarri e Primodì, 1753 (Faenza)

 SCENA VI
 
 GIACINTO e ROSANNA
 
 ROSANNA
 Giacinto, il tutto è pronto;
 preparato è il burchiello;
 mandati avanti ho i servitori miei,
980che veniste voi meco io bramerei.
 GIACINTO
 Non ricuso l'onor che voi mi fate.
 ROSANNA
 Anzi se non sdegnate,
 quando nella mia casa voi sarete,
 io farovvi padron e disporrete.
 GIACINTO
985Io, perché?
 ROSANNA
                        Perché se veri
 son quei detti di ieri...
 Basta, di più non dico...
 GIACINTO
 Sì mia cara v'intendo
 e da voi sola la mia sorte attendo.
 
990   Disprezzando ogni periglio
 io vedrò quel vago ciglio
 tutto lieto a scintillar.
 
    S'è mia fé costante e forte
 invidiar non so la sorte
995di chi gode nell'amar. (Parte)