L’Arcadia in Brenta, libretto, Cremona, Ricchini, 1754

310questa con le mie pari è un’insolenza.
 CONTE
 Leggerissimamente
 alzo la latea delicata mano
 e con l’avida bocca...
 LINDORA
 No no, che se mi tocca
315l’acuto pelo che vi spunta al mento,
 mi vedrete cadere in svenimento.
 CONTE
 Lo farò con tal arte
 che voi ne stupirete;
 siate pietosa, oh dio, se bella siete.
 LINDORA
320(Rider mi fa).
 CONTE
                             Prostrato
 mia bella al vostro piede,
 vi domando pietà, grazia e mercede.
 LINDORA
 Son stanca.
 CONTE
                        Riposate
 la man sovra il mio braccio...
 LINDORA
325Che ruvido panaccio...
 CONTE
 Vi porrò il fazzoletto.
 LINDORA
 Non mi par troppo netto.
 Vi vorrei compiacere
 ma la mia compassione...
 CONTE
330Trovata ho una invenzione
 che non vi spiacerà; la bella mano
 alzate da voi stessa
 e mentre ella s’appressa al labro mio
 il labro inchino e me gli accosto anch’io.
 LINDORA
335Mi contento.
 CONTE
                          Sian grazie dunque al fato,
 generosa madama io son beato;
 eccomi, alzate un poco;
 ancora un poco più...
 LINDORA
                                         Voi mi stancate.
 CONTE
 Ma se non vi fermate,
340per un momento solo...
 FABRIZIO (Esce fretoloso)
 Signor conte Bellezza mi consolo.
 CONTE
 (Indiscreta fortuna!) Ma di che?
 FABRIZIO
 Il principe lei è
 per tutto questo dì d’Arcadia nostra.
 CONTE
345È gentilezza vostra.
 (Ah, che più goderei
 il bramato piacer de’ labbri miei).
 FABRIZIO
 A voi principe degno (Presenta un serto di fiori al conte)
 del suo rispetto in segno
350manda l’Arcadia vostra
 questo serto di fiori.
 LINDORA
 Ahi mi fate morir con questi odori.
 CONTE
 Oh che serto fatale!
 LINDORA
 Mi sento venir male.
 FABRIZIO
355Presto presto tabacco...
 LINDORA
                                            Sì, tabacco...
 FABRIZIO
 Prenda.
 LINDORA
                  È troppo granito.
 CONTE (Presentando la scatola)
 Questo è fino assai più.
 LINDORA
 Non mi piace, signor, va troppo in su.
 FABRIZIO
 Prenda, prenda di questo. (Presentandogli un’altra scatola)
360È foglia schietta, schietta, leggerissima.
 LINDORA
 Questo mi piace assai, obbligatissima.
 FABRIZIO (Al conte che prende tabaco anch’esso)
 Comanda?
 CONTE
                       Mi fa grazia.
 
 FABRIZIO
 Anzi lei mi fa onore.
 (Addesso addesso rider vo’ di core).
 
365   Vada, vada.
 
 CONTE
 
                            Vada lei. (A Lindora)
 
 LINDORA