L’Arcadia in Brenta, libretto, Cremona, Ricchini, 1754

515Eh padron mio
 basta così.
 
    La vuo’ finire,
 me ne vogl’ire,
 signore ninfe,
520siori pastori
 bon viaggio a loro.
 Che! Non gli piace?
 Se n’anderanno
 signori sì. (Parte)
 
 SCENA II
 
 Tutti fuori che Fabrizio
 
 LINDORA
525Io rido quando vedo
 certi pazzi che fan gl’innamorati
 e credon col contante
 render la donna amante.
 Quando il genio non v’è, non fanno niente,
530si lascian nell’inganno
 e se si voglion rovinar lor danno.
 ROSANNA
 Ci siam preso piacere
 ma poi non è dovere
 spogliar Fabrizio affatto.
 LAURETTA
535Suo danno, s’egli è matto.
 GIACINTO
 È giusto di Rosanna il sentimento,
 a Fabrizio rendiam la robba sua
 e ci basti così il divertimento.
 CONTE
 Approvo quanto dice
540ed a recar la pace al sventurato
 sarà madama l’Iride felice. (Giacinto e il conte consegnano i regalli a Lindora)
 LINDORA
 Fate piano... di grazia... per pietà...
 Il grave peso, ohimè, mi opprimerà.
 CONTE
 Non temete madama