L’Arcadia in Brenta, libretto, Cremona, Ricchini, 1754

 SCENA PRIMA
 
 Camera.
 
 FABRIZIO, poi LAURETTA
 
 FABRIZIO
 Oimè! Dove m'ascondo?
1005Oimè, che son andato in precipizio;
 povera Arcadia! Povero Fabrizio!
 È finito il denaro;
 è venduto il vendibile. Ogni cosa
 alfin s'è terminata il giorno di ieri
1010e non v'è da mangiar pei forestieri.
 Oh sorte! Oh cielo! Oh fato!
 Io non so che mi far; son disperato.
 LAURA
 Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno,
 io gli auguro buongiorno.
 FABRIZIO
1015Grazie a vossignoria.
 LAURA
 Che mai ha che mi pare
 alterato un tantin.
 FABRIZIO
                                    Mi duole il capo.
 LAURA
 Me ne dispiace, anch'io
 mi sento nello stomaco aggravata,
1020beverei volentier la ciccolata.
 FABRIZIO
 (La solita campana).
 LAURA
                                        Vuol far grazia
 d'ordinarla in cuccina.
 FABRIZIO
 (Certo tu non la bevi stamattina).