L’Arcadia in Brenta, libretto, Londra, Woodfall, 1755

 SCENA VI
 
 FABRIZIO, indi il conte BELLEZZA che approda in un burchiello
 
 FABRIZIO
180Oh questa sì che è bella!
 Mi viene a visitare e mi maltratta.
 Oh caspita! Che vedo? In un burchiello
 ecco il conte Bellezza; oh come è bello.
 CONTE
 Permetta, anzi conceda
185che prostrato si veda
 al prototipo ver de' generosi
 l'infimo de' suoi servi rispettosi.
 FABRIZIO
 Servitore obligato.
 CONTE
 La fama ha publicato
190i pregi vostri con eroica tromba;
 l'eco intorno rimbomba
 il nome alto e sovrano
 di Fabrizio Fabbroni da Fabbriano.
 FABRIZIO
 Servitore di lei.
 CONTE
195Ed io pur bramerei,
 benché il merito mio sia circoscritto,
 nel ruolo de' suoi servi esser descritto.
 FABRIZIO
 Anzi de' miei padroni.
 CONTE
 La fama, mi perdoni,
200poco disse finor di voi parlando,
 voi cantando, esaltando.
 Veggo più, veggo molto,
 in quell'amabil volto
 il genio suo comprendo;
205ella vuol favorirmi ed io m'arrendo;
 ed accetto le grazie e grazie rendo.
 FABRIZIO
 Le renda o non le renda,
 è tutta una faccenda.
 Se qui vuole restar, mi farà onore;
210cirimonie non fo, son di buon cuore.
 CONTE
 Viva il buon cuor. La provida natura
 prese di me tal cura
 che mi rese il più vago e il più giocondo
 grazioso cavalier che viva al mondo.
 FABRIZIO
215Me ne rallegro assai. S'ella bramasse
 riposarsi, è padron.
 CONTE
                                       Sì, mio signore,
 accetterò l'onore
 che l'arcisoprafina sua bontà
 gentilissimamente ora mi fa.
 FABRIZIO
220Vada pure, entri qua.
 CONTE
                                          L'esuberanza,
 anzi l'esorbitanza
 delle grazie, onde lei m'ha incatenato...
 FABRIZIO
 Vada, basta così.
 CONTE
                                 Lasci che almeno...
 FABRIZIO
 Vada per carità.
 CONTE
                                Non fia mai vero
225che io manchi al dover mio.
 FABRIZIO
 Vada lei, mio signore, o vado io.
 CONTE
 
    Fabrizio amabile,
 io parto, addio;
 vi son servitor.
230Ma quel bel volto,
 sì ben raccolto,
 spiega l'idea
 del suo bel cor.
 (Pur non s'avvede
235che c'è l'inganno.
 Che gran piacer!)
 
    Che uom di buon cuore!
 Vi son servitore.
 Che uomo garbato!
240Vi sono obligato;
 il vero vi dico;
 credetelo a me.