L’Arcadia in Brenta, libretto, Londra, Woodfall, 1755

 io son padrone.
 Che impertinenza?
710Che prepotenza?
 Come? Che dite?
 Eh padron mio,
 basta così.
 
    La vo’ finire,
715me ne voglio ire.
 Signore ninfe,
 gnori pastori,
 bon viaggio a loro.
 Che? Non gli piace?
720Se n’anderanno,
 signori sì.
 
 SCENA II
 
 Tutti, fuorché Fabrizio
 
 MADAMA
 Oh quanto mi fa ridere, ah, ah. (Ride)
 Oimè non posso più, ah, ah, ah, ah,
 messer Fabrizio, ah, ah, ah (Ride)
725è in colera, ah, ah,
 ahi, che mi manca il fiato,
 non posso respirar. (Si getta a sedere)
 LAURA
                                       Che cosa è stato?
 LINDORA
 Il rider mi scompone e mi rovina.
 LAURA
 Povera madamina,
730siate tenera assai, vi compatisco.
 (Con questa smorfia anch’io mi divertisco).
 FORESTO
 Signori, con licenza,
 vo’ seguitar Fabrizio. Egli è arrabbiato.