L’Arcadia in Brenta, libretto, Amburgo, Spieringk, 1755

 non l’avevo veduto.
 CONTE
370A tempo son venuto.
 S’accomodi.
 LINDORA
                         Mi scusi.
 CONTE
 Anzi al provido ciel le grazie io mando,
 perché degno mi fe’ d’un suo comando.
 LINDORA
 (Non vuo’ di divertirmi
375perder la congiontura
 con questa original caricatura). (Da sé)
 Ma chi è lei, mio signore?
 CONTE
 Sono il conte Bellezza,
 un vostro servitore,
380obbligato, divoto e profondissimo.
 LINDORA
 Anzi mio padronissimo.
 CONTE
 Deh, mi conceda l’alto onor sovrano
 di poterli baciar la bianca mano.
 LINDORA
 Olà.
 CONTE
            Che cosa è stato?
 LINDORA