L’Arcadia in Brenta, libretto, Amburgo, Spieringk, 1755

385Voi m’avete toccato
 con troppa confidenza.
 Questa colle mie pari è un’insolenza.
 CONTE
 Leggierissimamente
 alzo la lattea delicata mano
390e con l’avida bocca...
 LINDORA
 No no, che se mi tocca
 l’acuto pelo che vi spunta al mento,
 mi vedrete cader in svenimento.
 CONTE
 Lo farò con tal arte
395che voi ne stupirete,
 siate pietosa, oh dio! se bella siete.
 LINDORA
 (Rider mi fa).
 CONTE
                             Postrato,
 mia bella, al vostro piede,
 vi dimando pietà, grazia, mercede.
 LINDORA
400Via, prendete la mano.
 CONTE
 Cara man...
 LINDORA
                         Piano, piano.
 CONTE
 Ancor non l’ho toccata.
 LINDORA
 L’avete con il fiato insudiciata.
 CONTE
 Andrò cauto anch’in questo.
405Lasciate...
 LINDORA
                      Sono stanca.
 CONTE
 Riposate la man sovra il mio braccio.
 LINDORA
 Che ruido pannaccio!
 CONTE
 Vi porrò il fazzoletto.
 LINDORA
 Non mi par troppo netto.
 CONTE
410Dunque, che far dovrò?
 LINDORA
 Non saprei.
 CONTE
                         Ah, madama, io morirò.
 LINDORA
 Vi vorrei compiacer ma non vorrei
 che la mia compassione...
 CONTE
 Trovata ho un’invenzione
415che non vi spiacerà. La bella mano
 alzate da voi stessa
 e mentr’ella s’appressa al labbro mio
 il labbro inchino e me gli accosto anch’io.
 LINDORA
 Mi contento.
 CONTE
                          Sian grazie al ciel, al fato,
420generosa madama, io son beato.
 Eccomi, alzate un poco.
 Ancora un poco più.
 LINDORA
                                       Voi mi seccate.
 CONTE
 Ma se non vi fermate
 per un momento solo...
 
 SCENA XI
 
 FABRIZIO, FORESTO e detti
 
 FABRIZIO
425Signor conte Bellezza, io mi consolo.
 FORESTO
 Ancor io ma di core.
 CONTE
 (Indiscreta fortuna!) Ma di che?
 FABRIZIO
 Il principe lei è
 per tutto questo dì d’Arcadia nostra.
 CONTE
430È gentilezza vostra,
 non già merto mio.
 FABRIZIO
 Anzi i meriti vostri a noi son noti
 e creato v’abbiam con tutti i voti.
 LINDORA
 Anch’io l’Arcadia lodo
435e d’esservi soggetta esulto e godo.
 CONTE
 Ah che più goderei
 il bramato piacer de’ labbri miei.
 FORESTO
 A voi, principe degno,
 del suo rispetto in segno
440manda l’Arcadia vostra
 questo serto di fiori.
 LINDORA
 Andate, andate via con questi odori.
 FABRIZIO
 Via, madama Lindora
 non li può sopportar.
 CONTE
                                         Deh riponete
445questo serto fatale.
 LINDORA
 Mi sento venir male.
 FABRIZIO
 Presto, presto, tabacco.
 LINDORA
                                            Sì, tabacco.
 FABRIZIO
 Prenda.
 LINDORA
                  È troppo granito.
 CONTE
 Questo è fino assai più.
 LINDORA
450Non mi piace, signor, va troppo in su.
 FORESTO
 (Ora l’aggiusto io.
 Con questa stranutiglia
 mi voglio divertir con chi ne piglia).
 Prenda, prenda di questo.
455È foglia schietta, schietta e leggierissima.
 LINDORA
 Questo, questo mi piace, obbligatissima. (Prende tabacco)
 FORESTO
 Comanda? (Al conte)
 CONTE
                        Mi fa grazia. (Prende tabacco)
 FORESTO
 E voi? (A Fabrizio)
 FABRIZIO
                Mi fate onore. (Lo prende anche lui)
 FORESTO
 (Voglio rider di core,
460la stranutiglia vera
 li farà stranutar sino alla sera). (Parte)
 FABRIZIO
 
    Vada, vada.
 
 CONTE
 
                            Vada lei. (A Lindora)
 
 LINDORA
 
 Anzi lei. Vada. Eccì. (Stranuta)
 
 FABRIZIO, CONTE
 
 Viva, viva.
 
 LINDORA
 
                       Grazie. Eccì. (Stranuta forte)
465Ahi! Eccì. Ahi! Eccì. (Si getta a sedere)
 
 FABRIZIO
 
 Poverina!
 
 CONTE
 
                     Presto, eccì. (Stranuta)
 
 FABRIZIO
 
 Che bel garbo! Son qua io.
 Forti. Eccì. (Stranuta)
 
 CONTE
 
                        Alto. Eccì. (Stranuta)
 
 LINDORA
 
 Aiutatemi, eccì.
 
 CONTE, FABRIZIO
 
470   Che tabacco, eccì, eccì.
 Maladetto eccì, eccì.
 Che tormento che mi sento,
 più non posso, eccì, eccì.
 
 CONTE
 
    Via madama, non è niente.
 
 FABRIZIO
 
475Che tabacco impertinente!
 
 LINDORA
 
 Acqua fresca per pietà. (S’alza)
 
 CONTE
 
    Vado a prenderla. Eccì.
 
 FABRIZIO
 
 Ve la porto. Eccì, eccì.
 
 LINDORA
 
 Il mio naso, la mia testa,
480il mio petto, eccì, eccì.
 
 CONTE
 
 V’è passato?
 
 LINDORA
 
                          Signorsì.
 
 FABRIZIO
 
 State meglio?
 
 LINDORA
 
                            Par di sì.
 
 A TRE
 
    Dunque andiamo in compagnia
 a goder con allegria
485dell’Arcadia il primo dì.
 
    Vada, vada, eccì, eccì
 maledetto tabacaccio!
 
 CONTE
 
 Oh che impaccio! Eccì, eccì.
 
 FABRIZIO
 
 Favorisca.
 
 LINDORA
 
                      Signorsì.
 
 A TRE
 
490Faccia grazia, eccì, eccì.