L’Arcadia in Brenta, libretto, Amburgo, Spieringk, 1755

 SCENA IX
 
 Madama LINDORA, poi GIACINTO
 
 LINDORA
1285Povero conte! Al certo riderei,
 se non mi fesse il rider tanto male.
 GIACINTO
 Madama, siete attesa.
 Avrete di già intesa
 la disgrazia dell'ospite compito
1290che per la bell'Arcadia è già fallito.
 Rosanna, che non lungi ha la sua villa,
 tutti seco c'invita;
 colà l'Arcadia unita
 sarà con più giudizio
1295e con noi condurremmo anco Fabrizio.
 LINDORA
 Oh povero Fabroni;
 me ne dispiace assai. Ma non ci penso,
 perché se ci pensassi
 forse per compassion m'attristerei
1300e attristandomi un poco io morirei.
 
    Un altro amante
 mi troverò;
 giovine o vecchio
 lo prenderò,
1305basta che abbia
 molti quadrini.
 A me non piaciono
 certi zerbini
 che innamorati
1310son affamati
 e altro non fanno
 che sospirar.
 
    Non son di quelle
 che fan l'amore
1315per il solecito
 del pizzicore;
 vo' maritarmi
 per accasarmi,
 per non avere
1320più da penar.