L’Arcadia in Brenta, libretto, Bonn, Rommerskirchen, 1757

 SCENA VI
 
 FABRIZIO, poi FORESTO
 
 FABRIZIO
 Si contenga chi può, corpo del diavolo
560non ne potevo più.
 FORESTO
                                     Signor Fabrizio,
 il principe d'Arcadia ha comandato
 che dobbiam recitar all'improviso
 stassera una comedia.
 FABRIZIO
                                           Io non ne so.
 FORESTO
 Non temete, ch'io vi contenterò.
565Il conte ha destinato
 di far da innamorato;
 da innamorata dovrà far madama;
 Lauretta fa la serva,
 io fo da genitore
570e voi dovete far da servitore.
 FABRIZIO
 Da servitor?
 FORESTO
                          Cioè la parte buffa.
 FABRIZIO
 Il buffo io dovrò far! Quest'è un mestiere
 ch'è difficile assai,
 per far ridere i pazzi
575non vi vuol grand'ingegno
 ma far rider i savi è grand'impegno.
 FORESTO
 Già s'avvanza la notte,
 andatevi a vestir, ch'io venirò.
 FABRIZIO
 Farò quel che potrò.
580Mi dispiace il parlar all'improviso.
 Se fosse una comedia almen studiata,
 si potrebbe salvar il recitante,
 dicendo che il poeta è un ignorante. (Parte)