L’Arcadia in Brenta, libretto, Bonn, Rommerskirchen, 1757

 SCENA IV
 
 FORESTO e detti
 
 FORESTO
770Signor Fabrizio.
 FABRIZIO
                                 Ebben, che c'è di nuovo?
 FORESTO
 È un'ora che vi cerco e non vi trovo.
 Dove diavolo è
 il rosolio, il caffè?
 Giacinto ne vorria, Rosana il chiede
775e un cane che lo porti non si vede.
 FABRIZIO
 Oh cancaro, mi spiace! Presto presto,
 Pancrazio, dove sei? (Viene il servo)
 Apri l'orecchio bene.
 Servi questi signor come conviene.
 
 Aria
 
780   A Lauretta la sua cioccolata,
 a madama un tazzin di ristoro,
 il rosolio a quegli altri e il caffè.
 Poi farai una torta sfogliata.
 (Zitto... ascolta). Farai un pasticcio.
785(Zitto, dico. Non dir: «Non ve n'è».
 
    Già lo so tutto quel che vuoi dire.
 Non v'è robba, non v'è più denaro.
 Non importa; sta' chetto, l'ho caro.
 Tai pensieri non toccan a te). (Parte col servo)