L’Arcadia in Brenta, libretto, Milano, Ghislandi, 1758 (Novara)

 SCENA PRIMA
 
 Camera terrena in casa di messer Fabrizio.
 
 FABRIZIO, che dorme sopra una poltrona, e FORESTO
 
 FORESTO
 Oh questa sì ch'è bella,
 il padrone di casa
 a tutt'i forastieri dà ricetto
 e gli convien dormir fuori di letto.
5Con questa bell'Arcadia
 ei si va rovinando ed io, che sono
 da questo sciocco economo creato,
 or che manca il denar, son imbrogliato.
 Orsù lo vuo' svegliar, già s'alza il sole;
10oggi almeno ci vuole,
 fra quei che siamo e quelli che veranno,
 mezza l'entrata sua di tutto l'anno.
 Signor Fabrizio... Ehi signor Fabrizio,
 signor Fabrizio.
 FABRIZIO
15Che?
 FORESTO
             Svegliatevi.
 FABRIZIO
                                     Sì.
 Par... la... te.
 FORESTO
                          Egli si torna addormentare.
 Su via, messer Fabrizio.
 FABRIZIO
                                               Seguitate. Sì.
 FORESTO
 Se voi non m'ascoltate,
 non vuo' parlar da stolto.
 FABRIZIO
20Tengo gli occhi serrati ma v'ascolto.
 FORESTO
 Ben, sapiate che io
 ho il denar terminato
 che voi m'avete dato.
 FABRIZIO
 Ben.
 FORESTO
            M'avete inteso?
 FABRIZIO
25Ho inteso tutto.
 FORESTO
                                E ben, che rispondete?
 FABRIZIO
 Fate quel che volete.
 FORESTO
 Ma il denar?
 FABRIZIO
                           Che denar?
 FORESTO
                                                   M'avete inteso?
 FABRIZIO
 Tutto non ho compreso.
 Tornate a dir.
 FORESTO
                            Alzatevi di grazia.
 FABRIZIO
30Voi avete timor ch'io m'addormenti,
 pericolo non v'è ma per gradirvi
 m'alzerò, via, parlate.
 FORESTO
 Ora, signor, sappiate
 che non v'è più denaro...
 FABRIZIO
                                               Ben.
 FORESTO
                                                          Ch'io...
35non so più come far, ch'oggi s'aspetta
 nuova foresteria.
 E buonanotte di vusignoria.
 Signor Fabrizio... Ehi signor Fabrizio.
 Signor Fabrizio...
 FABRIZIO
                                   Che? Come?
 FORESTO
                                                             Voi siete
40impastato di sonno.
 FABRIZIO
                                       Io? Che dite?
 Dormo io? Signor no. Eccomi lesto.
 FORESTO
 Venite qua.
 FABRIZIO
                         Son qua.
 FORESTO
                                            Vi torno a dire,
 signor Fabrizio caro,
 che vi vuol del denaro.
 FABRIZIO
45Ed io risponderò,
 signor Foresto caro, non ne ho.
 FORESTO
 Ma che fare dovrò
 per supplire l'impegno in cui voi siete?
 FABRIZIO
 Fate quel che volete.
 FORESTO
50Non v'è denaro?
 FABRIZIO
                                 Oibò.
 FORESTO
                                              Grano?
 FABRIZIO
                                                              È venduto.
 FORESTO
 Quei cavalli indiscreti,
 che mangian tanto fieno,
 si potrian esitar.
 FABRIZIO
                                 Sì...
 FORESTO
                                           La carrozza?
 FABRIZIO
 La carr... o... zza...
 FORESTO
                                   Eh io non sono pazzo
55di volervi servir per matarazzo.
 FABRIZIO
 Sì, la carrozza.
 FORESTO
                             O la carrozza o il carro,
 vi dico in due parole
 che se non v'è denar l'Arcadia vostra
 è presto terminata
60e tutta la brigata,
 provista d'appetito,
 grazie vi renderà del dolce invito.
 
    Se vi mancano i contanti,
 fate quel che fanno tanti,
65impegnate e poi vendete;
 e se robba non avete
 già si sa l'usanza vaga
 che si compra e non si paga
 e si gode all'altrui spesa
70ed aspetta il creditor.