L’Arcadia in Brenta, libretto, Venezia, Savioli, 1770

 SCENA IX
 
 FORESTO solo
 
 FORESTO
 Certo, non dice mal, sogliono tutti
 gettar la colpa su la schena altrui.
 Se un'opera va mal, dice il poeta:
 «La mia composizion è buona e bella;
975quel ch'ha fallato è il mastro di cappella».
 E questo d'aver fatto
 gran musica si vanta
 e che il difetto vien da chi la canta.
 Infine l'impresario,
980senza saper qual siane la cagione,
 se ne va dolcemente in perdizione.
 
    Perché riesca bene un'opera,
 quante cose mai vi vogliono?
 Libro buono e buona musica,
985buone voci e donne giovani,
 balli, suoni, scene e macchine.
 E poi basta? Signor no.
 Che vi vuole? Io non lo so!
 Ma nol sa nemmen chi critica,
990benché ognun vuol criticar.
 
    Parla alcuno per invidia,
 alcun altro per non spendere,
 mentre il più di tutti gli uomini
 col capriccio che li domina
995suol pensare e giudicar.