Artaserse, libretto, Roma, Amidei, 1749

 Venga presto... Andate piano.
 Venga poi... Non mi stroppiate.
335Correr troppo voi mi fate;
 mi vien mal, non posso più.
 
    Via, bel bello, andiamo avanti,
 li son serva, addio, monsiur.
 
 SCENA VIII
 
 FABRIZIO, poi il servo
 
 FABRIZIO
 Oh questa sì ch’è bella,
340vuol per forza restar e mi strappazza,
 questa è di quella razza
 di gente che vuol dir e che vuol fare
 e dove mette il piè vuol commandare.
 Ma cresce la brigata
345e il denar va mancando; e la carrozza
 sarà vendutta ed i cavalli ancora.
 Pazienza, almen ho il gusto
 di veder due ragazze innamorate
 che per me tutte due son spasimate.