Artaserse, libretto, Roma, Amidei, 1749

 SCENA VII
 
 SEMIRA
 
 SEMIRA
 A qual di tanti danni
 prima oppormi degg'io? Mandane, Arbace,
 Megabise, Artaserse, il genitore,
 tutti son miei nemici. Ognun m'assale
885in alcuna del cor tenera parte;
 mentre ad uno m'oppongo, io resto agli altri
 senza difesa esposta; ed il contrasto
 sola di tutti a sostener non basto.
 
    Se del fiume altera l'onda
890tenta uscir dal letto usato,
 corre a questa, a quella sponda
 l'affannato agricoltor.
 
    Ma disperde in su l'arene
 il sudor, le cure, l'arti,
895che se in una ei lo trattiene,
 si fa strada in cento parti
 il torrente vincitor. (Parte)