Artaserse, libretto, Roma, Amidei, 1749

 non ne potevo più.
 FORESTO
                                     Signor Fabrizio,
 il principe d’Arcadia ha comandato
 che dobbiam recitar all’improviso
935stassera una comedia.
 FABRIZIO
                                           Io non ne so.
 FORESTO
 Non temete ch’io vi concerterò.
 Il conte ha destinato
 di far d’innamorato;
 d’innamorata dovrà far madama;
940Lauretta fa la serva,
 io fo da genitore
 e voi dovete far da servitore.
 FABRIZIO
 Da servitor?
 FORESTO
                          Cioè la parte buffa.
 FABRIZIO
 Il buffo io dovrò far! Quest’è un mestiere
945ch’è difficile assai,
 per far ridere i pazzi
 non vi vuol grand’ingegno!
 Ma far rider i savi è grand’impegno.
 FORESTO
 Già s’avvanza la notte,
950andatevi a vestir, ch’io venirò.