Artaserse, libretto, Mannheim, Pierron, 1751

 Anzi de’ miei padroni.
 CONTE
 Ah mio signor, perdoni
370se tracotante, ardito,
 prevenendo l’invito,
 per far la mente mia sazia e contenta,
 son venuto a goder l’Arcadia in Brenta.
 FABRIZIO
 S’accomodi.
 CONTE
                         La fama
375poco disse finor di voi parlando,
 voi cantando, esaltando,
 veggo più, veggo molto
 in quell’amabil volto
 che con raggi di placido splendore
380spiega l’idea del liberal suo cuore.
 FABRIZIO