Ciro riconosciuto: concordanza dei pezzi chiusi
Ciro riconosciuto

Università di Siena

Pietro Metastasio
Niccolò Jommelli

Ciro riconosciuto

Progetto Andrea Chegai

Cura dei testi verbali Francesco Del Bravo

Ciro riconosciuto: concordanza dei pezzi chiusi
I 2 «Basta così; t'intendo» (4+4)
ARPALICE
        Basta così; t'intendo;
     già ti spiegasti a pieno.
     E mi diresti meno
     se mi dicessi più.
        Meglio parlar tacendo;
     dir molto in pochi detti
     de' violenti affetti
     è solita virtù.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 3 «Par che di giubilo» (6+4)
        Par che di giubilo
     l'alma deliri,
     par che mi manchino
     quasi i respiri,
     che fuor del petto
     mi balzi il cor.
        Quanto è più facile
     che un gran diletto
     giunga ad uccidere
     che un gran dolor!
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 4 «Già l'idea del giusto scempio» (4+4)
        Già l'idea del giusto scempio
     mi rapisce, mi diletta;
     già pensando alla vendetta
     mi comincio a vendicar.
        Già quel barbaro, quell'empio
     fa di sangue il suol vermiglio;
     ed il sangue del mio figlio
     già si sente rinfacciar.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 3 versi variati
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
I 5 «Ognor tu fosti il mio» (4+4)
        Ognor tu fosti il mio
     tenero padre amante;
     essere il tuo vogl'io
     tenero figlio ognor.
        E in faccia al mondo intero
     rispetterò regnante
     quel venerato impero
     che rispettai pastor.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 8 «Sciolto dal suo timor» (3+1)
        Sciolto dal suo timor
     par che non senta il cor
     l'usato affanno.
        Languidi gli occhi miei...
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 9 «Non piangete amati rai» (4+4)
        Non piangete amati rai,
     nol richiede il morir mio;
     lo sapete, io sol bramai
     rivedervi e poi morir.
        E tu resta ognor dubbioso,
     crudo re, senza riposo
     le tue furie alimentando,
     fabbricando il tuo martir.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 10 «Fra mille furori» (6+4)
        Fra mille furori
     che calma non hanno,
     fra mille timori
     che intorno mi stanno,
     accender mi sento,
     mi sento gelar.
        In quei che lusingo
     mi fingo i rubelli;
     e tremo di quelli
     che faccio tremar.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Nocchiero agitato»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
I 12 «Rendimi il figlio mio» (4+4)
        Rendimi il figlio mio;
     ah mi si spezza il cor;
     non son più madre, oh dio,
     non ho più figlio.
        Qual barbaro sarà
     che a tanto mio dolor
     non bagni per pietà
     di pianto il ciglio.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Che furia, che mostro»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
I 13 «Sappi che al nascer mio» (2+2+4+4)
CIRO
        Sappi che al nascer mio...
ARPALICE
     Siegui.
CIRO
                   (Giurai tacer).
ARPALICE
        Sappi che bramo anch'io...
CIRO
     Parla.
ARPALICE
                (Crudel dover!)
CIRO
        Perché t'arresti ancora?
ARPALICE
     Perché cominci e cessi?
A DUE
     Ah se parlar potessi
     quanto direi di più.
CIRO
        Finger con chi s'adora...
ARPALICE
     Celar quel che si brama...
A DUE
     È troppo a chi ben ama
     incomoda virtù.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 5 «Non so; con dolce moto» (4+4)
ASTIAGE
        Non so; con dolce moto
     il cor mi trema in petto;
     sento un affetto ignoto
     che intenerir mi fa.
        Come si chiama oh dio
     questo soave affetto?
     (Ah se non fosse mio
     lo crederei pietà).
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 7 «Cauto guerrier pugnando» (4+4)
        Cauto guerrier pugnando
     già vincitor si vede;
     ma non depone il brando,
     ma non si fida ancor.
        Che le nemiche prede
     se spensierato aduna
     cambia talor fortuna
     col vinto il vincitor.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 8 «Parlerò; non è permesso» (4+4)
        Parlerò; non è permesso
     che finor mi spieghi a pieno.
     Tornerò; sospendi almeno
     finché torno il tuo dolor.
        Se trovarmi ancor non sai
     tutto in volto il core espresso,
     tutto or or mi troverai
     su le labbra espresso il cor.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 9 «Men bramosa di stragi funeste» (3+3)
        Men bramosa di stragi funeste
     va scorrendo l'armene foreste
     fiera tigre che i figli perdé.
        Ardo d'ira, di rabbia deliro,
     smanio, fremo, non odo, non miro
     che le furie che porto con me.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 assente
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 10 «Parto; non ti sdegnar» (4+5)
CIRO
        Parto; non ti sdegnar.
     Sì madre mia da te
     gli affetti a moderar
     quest'alma impara.
        Gran colpa alfin non è
     se mal frenar si può
     un figlio che perdé,
     un figlio che trovò
     madre sì cara.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Parto, ti lascio, addio»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 11 «Quel nome se ascolto» (4+4)
        Quel nome se ascolto
     mi palpita il core;
     se penso a quel volto
     mi sento gelar.
        Non so ricordarmi
     di quel traditore
     né senza sdegnarmi,
     né senza tremar.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Mi credi spietata»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 12 «So che presto ognun s'avvede» (4+4)
        So che presto ognun s'avvede
     in qual petto annidi amore;
     so che tardi ognor lo vede
     chi ricetto in sen gli dà.
        Son d'amor sì l'arti infide
     che ben spesso altrui deride
     chi già porta in mezzo al core
     la ferita e non lo sa.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Cara pace del mio core»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 1 «Dimmi crudel dov'è» (5+3)
        Dimmi crudel dov'è;
     ah non tacer così.
     Barbaro ciel perché
     insino a questo dì
     serbarmi in vita.
        Corrasi... E dove? Oh dei
     chi guida i passi miei?
     Chi almen, chi per mercé
L, Vienna, s. n., 1736 +1 verso
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 7 «Perfidi non godete» (4+4)
        Perfidi non godete,
     se altrove il passo affretto;
     a trapassarvi il petto
     perfidi tornerò.
        Cadrò, se vuole il fato,
     cadrò trafitto il seno;
     ma invendicato almeno,
     ma solo non cadrò.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 8 «Il pastor se torna aprile» (6+4)
        Il pastor se torna aprile
     non rammenta i giorni algenti,
     dall'ovile all'ombre usate
     riconduce i bianchi armenti
     e l'avene abbandonate
     fa di nuovo risuonar.
        Il nocchier calmato il vento
     più non teme o si scolora
     ma contento in su la prora
     va cantando in faccia al mar.
L, Vienna, s. n., 1736 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Del figlio mi chiedi»
L, Parigi, Hérissant, 1780 assente
III 9 «Dammi o sposa un solo amplesso» (4+4)
        Dammi o sposa un solo amplesso,
     dammi o figlio un bacio solo.
     Ah non più, da voi m'involo;
     ah lasciatemi partir.
        Sento già che son men forte;
     sento già fra' dolci affetti
     e di padre e di consorte
     tutta l'alma intenerir.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Tergi le ingiuste lagrime»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 10 «Benché l'augel s'asconda» (4+4)
        Benché l'augel s'asconda
     dal serpe insidiator,
     trema fra l'ombre ancor
     del nido amico.
        Che il mover d'ogni fronda,
     d'ogni aura il susurrar
     il sibilo gli par
     del suo nemico.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Del mar talora»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 12 «No, non vedrete mai» (4+4)
        No, non vedrete mai
     cambiar gli affetti miei
     bei lumi ond'imparai
     a sospirar d'amor.
        Quel cor che vi donai
     più chieder non potrei;
     né chieder lo vorrei
     se lo potessi ancor.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 «Luci vezzose amabili»
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 13 «Chi a ritrovare aspira» (4+4)
        Chi a ritrovare aspira
     prudenza in core amante
     domandi a chi delira
     quel senno che perdé.
        Chi riscaldar si sente
     a' rai d'un bel sembiante
     o più non è prudente
     o amante ancor non è.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758 assente
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 14 «Le tue selve in abbandono» (3+4)
CORO
        Le tue selve in abbandono
     lascia o Ciro e vieni al trono;
     vieni al trono o nostro amor.
        Cambia in soglio il rozzo ovile,
     in real la verga umile;
     darai legge ad altro gregge,
     anche re sarai pastor.
L, Vienna, s. n., 1736 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780
aggiunta  «Varca il mar di sponda in sponda» (5+4)
        Varca il mar di sponda in sponda
     Quel nocchier né si sgomenta
     ed allor che men paventa
     sorger vede il vento e l'onda
     le sue vele a lacerar.
        Vola il dì tra fronda e fronda
     l'augellin che canta e geme
     ed allor che meno il teme
     va le piume ad invescar.
L, Vienna, s. n., 1736 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Mantova, Pazzoni, 1758
L, Parigi, Hérissant, 1780