Li prodigi della divina grazia: concordanza dei pezzi chiusi
Li prodigi della divina grazia

Università di Milano

Ignazio Maria Mancini
Giovanni Battista Pergolesi

Li prodigi della divina grazia

Progetto Claudio Toscani

Cura dei testi verbali Romana Margherita Pugliese

Li prodigi della divina grazia: concordanza dei pezzi chiusi
I [1] «Ch'io muti consiglio» (8+6)
SAN GUGLIELMO
        Ch'io muti consiglio?
     Ch'io cangi pensiero?
     Indarno lo speri,
     invano l'attendi:
     se il pensi, mi turbi:
     se il credi, m'offendi:
     pensiero, consiglio
     non mai cangerò.
        Qual rupe, che immota
     tra sassi s'asconde,
     resiste, non cede
     agli urti dell'onde:
     qual rupe costante
     anch'io mi farò.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [2] «Dio s'offende; e l'uom ne giace» (5+5)
        Dio s'offende; e l'uom ne giace
     sordo in pace, e in cieco obblio,
     né ha timor che offende un Dio.
     O caligine profonda!
     O che abisso d'empietà!
        Come puote un empio core
     tra la morte e tra l'orrore
     vita vivere gioconda!
     Il flagello porta seco;
     ma egli è cieco, e non lo sa.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [3] «Dove mai raminga vai» (4+3)
        Dove mai raminga vai
     per i boschi orrendi e foschi,
     lungi errando, o bella agnella,
     dal tuo tenero pastor!
        Torna al fonte, al pasco usato,
     pria che avventi il morso irato
     l'empio lupo ingannator.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [3] «A fondar le mie grandezze» (3+3)
        A fondar le mie grandezze,
     basterà, ch'io sogni altezze.
     Se poi cado, io sorgerò.
        Basta sol per farmi altero
     quel magnanimo pensiero,
     ch'odio l'uomo, e l'odierò.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [3] «Abbassa l'orgoglio» (4+4)
ANGELO
        Abbassa l'orgoglio,
     o spirto superbo:
     l'impero ch'io serbo
     impara a temer.
        Contender non voglio:
     conosco l'inganno:
     d'audace condanno
     tuo folle pensier.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [4] «(Oh Dio!) fra le catene» (6+6)
        (Oh Dio!) fra le catene
     di pene il cor si pasce;
     mentre un rimorso nasce,
     altro peggior s'avvanza;
     ei soffre; e ardir, costanza
     si sente in sé mancar.
        Al fiero tempestoso
     nembo, che in sen mi freme,
     già privo di riposo
     gelo, pavento; e speme
     non ho, che torni in calma
     quest'alma a respirar.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [5] «Come non pensi, che un foco eterno» (4+4)
        Come non pensi, che un foco eterno
     già si prepara per tuo tormento!
     Come non credi, che sia l'inferno
     stanza infelice d'un peccator!
        O tu nol credi, o non vi pensi,
     se ancor non tremi d'alto spavento.
     O non hai fede, o non hai sensi,
     se ancor persisti nel tuo furor.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
I [6] «Cieco, che non vid'io» (6+4+3+2+3+3)
        Cieco, che non vid'io.
SAN BERNARDO
     (Che bel dolore!)
SAN GUGLIELMO
     Folle, che non conobbi.
ANGELO
     (Or son contento).
SAN GUGLIELMO
     Già mi si spezza il core.
DEMONIO
     (Oh che tormento).
SAN GUGLIELMO
        Spero col pianto mio
     l'offesa cancellar.
DEMONIO
     Speri! Che puoi sperar?
ANGELO E SAN BERNARDO
     Piangi: non disperar.
SAN GUGLIELMO
        Piangerò tanto e tanto,
     che in mar del proprio pianto
     la macchia io vo' mondar.
SAN BERNARDO
        In mar del proprio pianto
     la macchia puoi mondar.
DEMONIO
        In tempo più non sei:
     sperar pietà non dei:
     che giova il lusingar?
ANGELO
        Latra pur quanto vuoi;
     che togliere non puoi
     il merto al lagrimar.
P ms. F-Pn 1 verso variato
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [1] «Tra fronda e fronda, qui l'aura spira» (3+3)
        Tra fronda e fronda, qui l'aura spira,
     e il lento passo qui move l'onda
     tra sasso e sasso, tra fiore e fior.
        Fra molli affetti, non si delira:
     vi son diletti,
     che mai non turba pena o timor.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [1] «Di pace e di contento» (9+7)
        Di pace e di contento
     pieno il mio cor sarà.
SAN BERNARDO
     Contento ognora e pace
     all'alma il ciel darà.
SAN GUGLIELMO
     Ma troppo, oimè, peccai.
SAN BERNARDO
     No, non temer giammai:
     ma spera nel mio Dio.
SAN GUGLIELMO
     Sì; spero nel mio Dio.
SAN BERNARDO
     T'infiammi
A DUE
                           nel suo amor.
SAN GUGLIELMO
                                                    M'infiammi
SAN BERNARDO
        Per cancellar l'offese
     detesta il tuo fallir.
SAN GUGLIELMO
     Per cancellar l'offese
     piangendo io vo' morir.
SAN BERNARDO
     A Dio quant'è gradito
SAN GUGLIELMO
                                            A Dio sarà gradito
A DUE
     d'un cor, ch'è già pentito,
     il pianto ed il dolor.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [2] «Se mai viene in campo armato» (4+4)
        Se mai viene in campo armato
     non s'arresta a un vil cimento,
     né si spoglia d'ardimento
     un intrepido guerrier.
        Nella guerra col peccato,
     se t'ingombra un vil timore,
     non saprai con bel valore
     un assalto sostener.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [4] «Fremi pur quanto vuoi» (5+5)
ANGELO
        Fremi pur quanto vuoi,
     spiega gli affanni tuoi:
     ma tu sei fabro solo
     di quell'eterno duolo,
     che mai s'estinguerà.
        Il tuo superbo orgoglio,
     ti discacciò dal soglio;
     ed or fra le catene
     piangi 'l perduto bene,
     piangi la libertà.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [5] «A sfogar lo sdegno mio» (2+2)
        A sfogar lo sdegno mio,
     ho vendetta e non pietà.
        Sol per far contrasto a Dio,
     armo il sen di crudeltà.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [5] «Manca tremante il piè» (5+2)
        Manca tremante il piè,
     cresce l'affanno al cor.
     Chiedo pietà, mercé,
     e sento dirmi ancor:
     «mostro d'infedeltà, reo d'incostanza».
        Il mio timor m'uccide,
     m'uccide il mio dolor; vissi abbastanza.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [6] «Disciolta l'anima dalla sua spoglia» (3+3)
        Disciolta l'anima dalla sua spoglia,
     verrai a prendere sull'alta soglia
     il frutto e il premio del tuo sudor.
        Or ti dispensa dolce contento
     la penitenza: ch'ogni tormento
     sa lieto rendere il santo amor.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc
II [6] «Volo al ciel, anima bella» (3+3)
        Volo al ciel, anima bella.
     Ogni colpa alfin cancella
     penitenza ed umiltà.
DEMONIO
        Torno all'ombre, e mi dispero.
     E a serbar l'orgoglio altero
     nuova furia m'armerà.
P ms. F-Pn uguale
P ms. GB-Lbl
P ms. I-CMbc