La clemenza di Tito: concordanza dei pezzi chiusi
La clemenza di Tito

Università di Siena

Pietro Metastasio
Niccolò Jommelli

La clemenza di Tito

Progetto Andrea Chegai

Cura dei testi verbali Antonella D’Ovidio, Lorenzo Mattei

La clemenza di Tito: concordanza dei pezzi chiusi
I 4 «Opprimete i contumaci» (4+4)
        Opprimete i contumaci,
     son gli sdegni allor permessi;
     ma infierir contro gli oppressi!
     Quest'è un barbaro piacer.
        Non v'è trace in mezzo a' Traci
     sì crudel che non risparmi
     quel meschin che getta l'armi,
     che si rende prigionier.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 5 «Serbate o dei custodi» (4+4+4)
CORO
        Serbate o dei custodi
     della romana sorte
     in Tito il giusto, il forte,
     l'onor di nostra età.
        Voi gl'immortali allori
     su la cesarea chioma,
     voi custodite a Roma
     la sua felicità.
        Fu vostro un sì gran dono,
     sia lungo il dono vostro;
     l'invidi al mondo nostro
     il mondo che verrà.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 5 «Del più sublime soglio» (4+6)
        Del più sublime soglio
     l'unico frutto è questo;
     tutto è tormento il resto
     e tutto è servitù.
        Che avrei, se ancor perdessi
     le sole ore felici
     ch'ho nel giovar gli oppressi,
     nel sollevar gli amici,
     nel dispensar tesori
     al merto e alla virtù?
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 6 «Ah perdona al primo affetto» (4+4)
        Ah perdona al primo affetto
     quest'accento sconsigliato;
     colpa fu del labbro usato
     a chiamarti ognor così.
        Mi fidai del mio rispetto
     che vegliava in guardia al core;
     ma il rispetto dall'amore
     fu sedotto e mi tradì.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 7 «Amo te solo» (6+6)
        Amo te solo,
     te solo amai,
     tu fosti il primo,
     tu pur sarai
     l'ultimo ogetto
     che adorerò.
        Quando è innocente
     divien sì forte
     che con noi vive
     fino alla morte
     quel primo affetto
     che si provò.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771 «Amo te solo, te solo amai»
L, Parigi, Hérissant, 1780 4 versi variati
I 11 «Parto ma tu ben mio» (4+4)
SESTO
        Parto ma tu ben mio
     meco ritorna in pace;
     sarò qual più ti piace,
     quel che vorrai farò.
        Guardami e tutto obblio
     e a vendicarti io volo;
     di quello sguardo solo
     io mi ricorderò.  
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 13 «Quando sarà quel dì» (4+4)
        Quando sarà quel dì
     ch'io non ti senta in sen
     sempre tremar così
     povero core.
        Stelle che crudeltà!
     Un sol piacer non v'è
     che quando mio si fa
     non sia dolore.  
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 4 «Sia lontano ogni cimento» (4+4)
        Sia lontano ogni cimento,
     l'onda sia tranquilla e pura,
     buon guerrier non s'assicura,
     non si fida il buon nocchier.
        Anche in pace, in calma ancora,
     l'armi adatta, i remi appresta,
     di battaglia o di tempesta
     qualche assalto a sostener.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771 assente
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 5 «Almen, se non poss'io» (4+4)
        Almen, se non poss'io
     seguir l'amato bene,
     affetti del cor mio
     seguitelo per me.
        Già sempre a lui vicino
     raccolti amor vi tiene;
     e insolito cammino
     questo per voi non è.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 6 «Come potesti, oh dio» (5+4)
        Come potesti, oh dio,
     perfido traditor...
     Ah che la rea son io;
     sento gelarmi il cor,
     mancar mi sento.
        Pria di tradir la fé
     perché crudel, perché...
     Ah che del fallo mio
     tardi mi pento.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 11 «Tu, infedel, non hai difese» (4+4)
        Tu, infedel, non hai difese,
     è palese il tradimento;
     io pavento d'oltraggiarti
     nel chiamarti traditor.
        Tu, crudel, tradir mi vuoi
     d'amistà col finto velo;
     io mi celo agli occhi tuoi
     per pietà del tuo rossor.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 13 «Ch'io parto reo lo vedi» (4+4)
        Ch'io parto reo lo vedi;
     ch'io son fedel lo sai;
     di te non mi scordai,
     non ti scordar di me.
        Soffro le mie catene;
     ma questa macchia in fronte,
     ma l'odio del mio bene
     soffribile non è.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771 assente
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 15 «Se mai senti spirarti sul volto» (4+3)
        Se mai senti spirarti sul volto
     lieve fiato che lento s'aggiri,
     di': «Son questi gli estremi sospiri
     del mio fido che more per me».
        Al mio spirto dal seno disciolto
     la memoria di tanti martiri
     sarà dolce con questa mercé.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 16 «Tremo fra' dubbi miei» (4+4)
        Tremo fra' dubbi miei;
     pavento i rai del giorno;
     l'aure che ascolto intorno
     mi fanno palpitar.
        Nascondermi vorrei;
     vorrei scoprir l'errore;
     né di celarmi ho core
     né core ho di parlar.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 1 «Tardi s'avvede» (4+6)
        Tardi s'avvede
     d'un tradimento
     chi mai di fede
     mancar non sa.
        Un cor verace,
     pieno d'onore
     non è portento
     se ogn'altro core
     crede incapace
     d'infedeltà.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 3 «Pietà signor di lui» (4+4)
ANNIO
        Pietà signor di lui.
     So che il rigore è giusto;
     ma norma i falli altrui
     non son del tuo rigor.
        Se a' prieghi miei non vuoi,
     se all'error suo non puoi,
     donalo al cor d'Augusto,
     donalo a te signor.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 6 «Vo disperato a morte» (3+3)
        Vo disperato a morte;
     né perdo già costanza
     a vista del morir.
        Funesta la mia sorte
     la sola rimembranza
     ch'io ti potei tradir.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 8 «Se all'impero, amici dei» (4+4)
TITO
        Se all'impero, amici dei,
     necessario è un cor severo,
     o togliete a me l'impero
     o a me date un altro cor.
        Se la fé de' regni miei
     con l'amor non assicuro,
     d'una fede io non mi curo
     che sia frutto del timor.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771 -4 versi
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
III 10 «Getta il nocchier talora» (4+4)
        Getta il nocchier talora
     pur que' tesori all'onde
     che da remote sponde
     per tanto mar portò.
        E giunto al lido amico
     gli dei ringrazia ancora
     che ritornò mendico
     ma salvo ritornò.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 11 «Che del ciel, che degli dei» (4+4)
CORO
        Che del ciel, che degli dei
     tu il pensier, l'amor tu sei,
     grand'eroe, nel giro angusto
     si mostrò di questo dì.
        Ma cagion di meraviglia
     non è già, felice Augusto,
     che gli dei chi lor somiglia
     custodiscano così.
L, Vienna, van Ghelen, 1734 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1737
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1771
L, Parigi, Hérissant, 1780