Artaserse: concordanza dei pezzi chiusi
Artaserse

Università di Siena

Pietro Metastasio
Niccolò Jommelli

Artaserse

Progetto Andrea Chegai

Cura dei testi verbali Antonella D’Ovidio, Francesco Del Bravo, Lorenzo Mattei

Artaserse: concordanza dei pezzi chiusi
I 1 «Conservati fedele» (4+3)
MANDANE
        Conservati fedele,
     pensa ch'io resto e peno
     e qualche volta almeno
     ricordati di me.
        Ch'io per virtù d'amore
     parlando col mio core
     ragionerò con te.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 2 «Fra cento affanni e cento» (4+4)
        Fra cento affanni e cento
     palpito, tremo e sento
     che freddo dalle vene
     fugge il mio sangue al cor.
        Prevedo del mio bene
     il barbaro martiro
     e la virtù sospiro
     che perse il genitor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 3 «Su le sponde del torbido Lete» (3+3)
        Su le sponde del torbido Lete,
     mentre aspetta riposo e vendetta,
     freme l'ombra d'un padre e d'un re.
        Fiera in volto la miro, l'ascolto
     che t'addita l'aperta ferita
     in quel seno che vita ti diè.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 5 «Per pietà, bell'idol mio» (4+4)
ARTASERSE
        Per pietà, bell'idol mio,
     non mi dir ch'io sono ingrato;
     infelice e sventurato
     abbastanza il ciel mi fa.
        Se fedele a te son io,
     se mi struggo a' tuoi bei lumi,
     sallo amor, lo sanno i numi,
     il mio core, il tuo lo sa.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 6 «Sogna il guerrier le schiere» (4+4)
        Sogna il guerrier le schiere,
     le selve il cacciator
     e sogna il pescator
     le reti e l'amo.
        Sopito in dolce oblio
     sogno pur io così
     colei che tutto il dì
     sospiro e chiamo.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 7 «Bramar di perdere» (6+6)
        Bramar di perdere
     per troppo affetto
     parte dell'anima
     nel caro oggetto,
     è il duol più barbaro
     d'ogni dolor.
        Pur fra le pene
     sarò felice,
     se il caro bene
     sospira e dice:
     «Troppo a Semira
     fu ingrato amor».
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 11 «Deh respirar lasciatemi» (4+3)
        Deh respirar lasciatemi
     qualche momento in pace;
     capace di risolvere
     la mia ragion non è.
        Mi trovo in un istante
     giudice, amico, amante
     e delinquente e re.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 12 «Non ti son padre» (4+4)
ARTABANO
        Non ti son padre,
     non mi sei figlio,
     pietà non sento
     d'un traditor.
        Tu sei cagione
     del tuo periglio,
     tu sei tormento
     del genitor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 13 «Torna innocente e poi» (3+3)
SEMIRA
        Torna innocente e poi
     t'ascolterò, se vuoi,
     tutto per te farò.
        Ma finché reo ti veggio,
     compiangerti non deggio,
     difenderti non so.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 14 «Dimmi che un empio sei» (8+4)
        Dimmi che un empio sei,
     ch'hai di macigno il core,
     perfido, traditore,
     e allor ti crederò.
     (Vorrei di lui scordarmi,
     odiarlo, oh dio, vorrei;
     ma sento che sdegnarmi,
     quanto dovrei, non so).
        Dimmi che un empio sei
     e allor ti crederò.
     (Odiarlo, oh dio, vorrei
     ma odiarlo, oh dio, non so).
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 «Se al labro mio non credi»
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 15 «Vo solcando un mar crudele» (6+4)
        Vo solcando un mar crudele,
     senza vele e senza sarte.
     Freme l'onda, il ciel s'imbruna;
     cresce il vento e manca l'arte
     e il voler della fortuna
     son costretto a seguitar.
        Infelice, in questo stato
     son da tutti abbandonato;
     meco sola è l'innocenza
     che mi porta a naufragar.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 1 «Rendimi il caro amico» (4+6)
        Rendimi il caro amico,
     parte dell'alma mia,
     fa' ch'innocente sia
     come l'amai finor.
        Compagni dalla cuna
     tu ci vedesti e sai
     che in ogni mia fortuna
     seco finor provai
     ogni piacer diviso,
     diviso ogni dolor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 2 «Mi scacci sdegnato» (6+6)
ARBACE
        Mi scacci sdegnato!
     Mi sgridi severo!
     Pietoso, placato
     vederti non spero,
     se in questi momenti
     non senti pietà.
        Che ingiusto rigore!
     Che fiero consiglio!
     Scordarsi l'amore
     d'un misero figlio,
     d'un figlio infelice
     che colpa non ha.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 «Lascia cadermi in volto»
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 4 «Amalo e se al tuo sguardo» (4+4)
        Amalo e se al tuo sguardo
     amabile non è,
     la man che te lo diè
     rispetta e taci.
        Poi nell'amar men tardo
     forse il tuo cor sarà,
     quando fumar vedrà
     le sacre faci.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751 assente
L, Parigi, Quillau, 1755 uguale
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 5 «Non temer ch'io mai ti dica» (4+4)
        Non temer ch'io mai ti dica
     alma infida, ingrato core;
     possederti ancor nemica
     chiamerò felicità.
        Io detesto la follia
     d'un incomodo amatore
     che a' pensieri ancor vorria
     limitar la libertà.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 6 «Se d'un amor tiranno» (5+4)
        Se d'un amor tiranno
     credei di trionfar,
     lasciami nell'inganno,
     lasciami lusingar
     che più non amo.
        Se l'odio è il mio dover,
     barbara, e tu lo sai,
     perché avveder mi fai
     che invan lo bramo?
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 7 «Se del fiume altera l'onda» (4+5)
        Se del fiume altera l'onda
     tenta uscir dal letto usato,
     corre a questa, a quella sponda
     l'affannato agricoltor.
        Ma disperde in su l'arene
     il sudor, le cure, l'arti,
     che se in una ei lo trattiene,
     si fa strada in cento parti
     il torrente vincitor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 «Del tuo gran padre in trono»
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 11 «Per quel paterno amplesso» (5+3)
ARBACE
        Per quel paterno amplesso,
     per questo estremo addio,
     conservami te stesso,
     placami l'idol mio,
     difendimi il mio re.
        Vado a morir beato,
     se della Persia il fato
     tutto si sfoga in me.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 12 «Va' tra le selve ircane» (4+4)
        Va' tra le selve ircane
     barbaro genitore;
     fiera di te peggiore,
     mostro peggior non v'è.
        Quanto di reo produce
     l'Affrica al sol vicina,
     l'inospita marina,
     tutto s'aduna in te.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 13 «Per quell'affetto» (6+6)
        Per quell'affetto
     che l'incatena,
     l'ira depone
     la tigre armena,
     lascia il leone
     la crudeltà.
        Tu delle fiere
     più fiero ancora,
     alle preghiere
     di chi t'adora
     spogli il tuo petto
     d'ogni pietà.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751 assente
L, Parigi, Quillau, 1755 uguale
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 14 «Non conosco in tal momento» (3+3)
        Non conosco in tal momento
     se l'amico o il genitore
     sia più degno di pietà.
        So però per mio tormento
     ch'era scelta in me l'amore,
     ch'era in te necessità.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751 assente
L, Parigi, Quillau, 1755 uguale
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 15 «Così stupisce e cade» (4+5)
        Così stupisce e cade
     pallido e smorto in viso
     al fulmine improviso
     l'attonito pastor.
        Ma quando poi s'avvede
     del vano suo spavento,
     sorge, respira e riede
     a numerar l'armento
     disperso dal timor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 2 versi variati
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 15 «Ombre fiere invan fremete» (5+4)
        Ombre fiere invan fremete
     non vi curo e non vi temo;
     deh partite, deh tacete,
     non ascolto in quest'estremo
     che il mio figlio e il mio dolor.
        Caro figlio non fia mai
     che per me tu vada a morte;
     ma se alfin morir dovrai
     cadrà teco il padre ancor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 assente
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 1 «Perché tarda è mai la morte» (2+2)
ARBACE
        Perché tarda è mai la morte,
     quand'è termine al martir?
        A chi vive in lieta sorte
     è sollecito il morir.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751 assente
L, Parigi, Quillau, 1755 uguale
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 1 «L'onda dal mar divisa» (6+4)
        L'onda dal mar divisa
     bagna la valle, il monte,
     va passaggiera in fiume;
     va prigioniera in fonte.
     Mormora sempre e geme
     fin che non torna al mar.
        Al mar dov'ella nacque,
     dove acquistò gli umori,
     dove dai lunghi errori
     spera di riposar.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 2 «Nuvoletta opposta al sole» (3+4)
        Nuvoletta opposta al sole
     spesso il giorno adombra e vela
     ma non cela il suo splendor.
        Copre invan le basse arene
     picciol rio col velo ondoso,
     che rivela il fondo algoso
     la chiarezza dell'umor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756 «Quando il mar biancheggia e freme»
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 3 «Ardito ti renda» (4+4)
        Ardito ti renda,
     t'accenda di sdegno
     d'un figlio il periglio,
     d'un regno l'amor.
        È dolce ad un'alma
     che aspetta vendetta
     il perder la calma
     fra l'ire del cor.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730 «Spiega i lini, abbandona la sponda»
L, Venezia, Bettinelli, 1733 uguale
L, Mannheim, Pierron, 1751 assente
L, Parigi, Quillau, 1755 uguale
L, Stoccarda, Cotta, 1756 assente
L, Torino, Stamperia Reale, 1757 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 4 «Figlio, se più non vivi» (4+4)
        Figlio, se più non vivi,
     morrò, ma del mio fato
     farò che un re svenato
     preceda messaggier.
        Infin che il padre arrivi
     fa' che sospenda il remo
     colà sul guado estremo
     il pallido nocchier.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 5 «Mi credi spietata» (6+4)
        Mi credi spietata?
     Mi chiami crudele?
     Non tanto furore,
     non tante querele,
     che basta il dolore
     per farmi morir.
        Quell'odio, quell'ira
     d'un'alma sdegnata,
     ingrata Semira,
     non posso soffrir.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 6 «Non è ver che sia contento» (3+3)
        Non è ver che sia contento
     il veder nel suo tormento
     più d'un ciglio lagrimar.
        Che l'esempio del dolore
     è uno stimolo maggiore
     che richiama a sospirar.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 7 «Tu vuoi ch'io viva o cara» (3+3+3+2+3)
ARBACE
        Tu vuoi ch'io viva o cara,
     ma se mi nieghi amore
     cara mi fai morir.
MANDANE
        Oh dio, che pena amara!
     Ti basti il mio rossore;
     più non ti posso dir.
ARBACE
        Sentimi...
MANDANE
                                                   No.
ARBACE
                                                           Tu sei...
MANDANE
     Parti dagli occhi miei,
     lasciami per pietà.
A DUE
        Quando finisce o dei!
     la vostra crudeltà.
A DUE
        Se in così gran dolore
     d'affanno non si muore,
     qual pena ucciderà?
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 11 «Giusto re, la Persia adora» (4+2)
CORO
        Giusto re, la Persia adora
     la clemenza assisa in trono,
     quando premia col perdono
     d'un eroe la fedeltà.
        La giustizia è bella allora
     che compagna ha la pietà.
L, Roma, Zempel e de Mey, 1730 uguale
L, Venezia, Buonarigo, 1730
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Mannheim, Pierron, 1751
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Stoccarda, Cotta, 1756
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Parigi, Hérissant, 1780