Demofoonte: concordanza dei pezzi chiusi
Demofoonte

Università di Siena

Pietro Metastasio
Niccolò Jommelli

Demofoonte

Progetto Andrea Chegai

Cura dei testi verbali Antonella D’Ovidio

Demofoonte: concordanza dei pezzi chiusi
I 1 «Per lei fra l'armi dorme il guerriero» (3+3)
        Per lei fra l'armi dorme il guerriero,
     Per lei fra l'armi canta il nocchiero,
     per le la morte terror non ha.
        Fin le più timide belve fugaci
     valor dimostrano, si fanno audaci
     quand'è il combattere necessità.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 2 «O più tremar non voglio» (4+4)
        O più tremar non voglio
     fra tanti affanni e tanti;
     o ancor chi preme il soglio
     ha da tremar con me.
        Ambo siam padri amanti;
     ed il paterno affetto
     parla egualmente in petto
     del suddito e del re.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 3 «In te spero, o sposo amato» (4+4)
DIRCEA
        In te spero, o sposo amato,
     fido a te la sorte mia;
     e per te, qualunque sia,
     sempre cara a me sarà.
        Purché a me nel morir mio
     il piacer non sia negato
     di vantar che tua son io,
     il morir mi piacerà.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 5 «Sperai vicino il lido» (4+4)
        Sperai vicino il lido;
     credei calmato il vento;
     ma trasportar mi sento
     fra le tempeste ancor.
        E da uno scoglio infido
     mentre salvar mi voglio,
     urto in un altro scoglio
     del primo assai peggior.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 8 «Non curo l'affetto» (4+4)
        Non curo l'affetto
     d'un timido amante
     che serba nel petto
     sì poco valor.
        Che trema, se deve
     far uso del brando,
     ch'è audace sol quando
     si parla d'amor.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 9 «Il suo leggiadro viso» (4+4)
        Il suo leggiadro viso
     non perde mai beltà,
     bello nella pietà,
     bello è nell'ira.
        Quand'apre i labbri al riso,
     parmi la dea del mar;
     e Pallade mi par,
     quando s'adira.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
I 13 «Padre!... perdona... | Oh pene» (4+2+2+2+5+2+3+2+2+2+4)
DIRCEA
        Padre!... perdona...
MATUSIO
                                                                   Oh pene!
DIRCEA
     Prence... rammenta...
TIMANTE
                                            Oh dio!
DIRCEA
     Giacché morir degg'io...
     (potessi almen parlar).
TIMANTE
        No, non morrai.
MATUSIO
                                                             Che affanno!
TIMANTE, MATUSIO A DUE
     Mi sento il cor mancar.
DIRCEA
        Padre, al destin t'arrendi,
     modera il tuo dolor.
        Prence... se il ciel... m'intendi...
     (Ah mi si spezza il cor!)
TIMANTE
        Qual crudo ciel!
MATUSIO
                                                             Qual fato!
TIMANTE
     Perfido...
DIRCEA
                      Oh dio!
MATUSIO
                                     Spietato.
DIRCEA
     Tacete, oh dei, fermate
     e il reo destin lasciate
     tutto sfogarsi in me.
TIMANTE, MATUSIO A DUE
        Ah non fia ver! Vivrai
     o morirò con te
DIRCEA
        Ah padre!... Ah prence... addio,
     ecco a morir m'invio,
     più da sperar non v'è.
MATUSIO, TIMANTE A DUE
        Ah barbari, dal petto
     voi mi staccate il cor.
MATUSIO
        Che si tarda? Andiam...
TIMANTE
                                                                           Sì, volo
     per calmare il genitor.
MATUSIO
        Se non cede, alfin io solo
     lo farò tremare ancor.
TIMANTE, MATUSIO A DUE
        Così, o dei, voi proteggete
     l'innocenza e la pietà?
     Ah che troppo ingiusti siete!
     questa è troppa crudeltà.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 assente
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775 uguale
L, Parigi, Hérissant, 1780 assente
II 1 «Tu sai chi son; tu sai» (4+4)
CREUSA
        Tu sai chi son; tu sai
     quel ch'al mio onor conviene.
     Pensaci. E s'altro avviene,
     non ti lagnar di me.
        Tu re, tu padre sei
     ed obbliar non dei
     come comanda un padre,
     come punisce un re.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 2 «Prudente mi chiedi» (4+6)
        Prudente mi chiedi?
     Mi brami innocente?
     Lo senti; lo vedi;
     dipende da te.
        Di lei, per cui peno,
     se penso al periglio,
     tal smania ho nel seno,
     tal benda ho sul ciglio
     che l'alma di freno
     capace non è.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 3 «Se tronca un ramo, un fiore» (4+4)
        Se tronca un ramo, un fiore
     l'agricoltor così,
     vuol che la pianta un dì
     cresca più bella.
        Tutta sarebbe errore
     lasciarla inaridir,
     per troppo custodir
     parte di quella.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 4 «È soccorso d'incognita mano» (3+2)
MATUSIO
        È soccorso d'incognita mano
     quella brama che l'alma t'accende;
     qualche nume pietoso ti fa.
        Dall'esempio d'un padre inumano
     non s'apprende sì bella pietà.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775 assente
L, Parigi, Hérissant, 1780 uguale
II 6 «Se tutti i mali miei» (4+4)
        Se tutti i mali miei
     io ti potessi dir,
     divider ti farei
     per tenerezza il cor.
        In questo amaro passo
     sì giusto è il mio martir
     che se tu fossi un sasso
     ne piangeresti ancor.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 7 «No, non chiedo, amate stelle» (4+4)
CHERINTO
        No, non chiedo, amate stelle,
     se nemiche ancor mi siete.
     Non è poco, o luci belle,
     ch'io ne possa dubitar.
        Chi non ebbe ore mai liete,
     chi agli affanni ha l'alma avvezza
     crede acquisto una dubbiezza
     ch'è principio allo sperar.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 9 «Perfidi, già che in vita» (4+4)
        Perfidi, già che in vita
     v'accompagnò la sorte,
     perfidi, no, la morte
     non vi scompagnerà.
        Unito fu l'errore,
     sarà la pena unita;
     il giusto mio rigore
     non vi distinguerà.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
II 10 «La destra ti chiedo» (4+4+4+4)
TIMANTE
        La destra ti chiedo,
     mio dolce sostegno,
     per ultimo pegno
     d'amore e di fé.
DIRCEA
        Ah questo fu il segno
     del nostro contento;
     ma sento che adesso
     l'istesso non è.
TIMANTE
        Mia vita, ben mio.
DIRCEA
     Addio, sposo amato.
A DUE
     Che barbaro addio!
     Che fato crudel!
        Che attendono i rei
     dagli astri funesti,
     se i premi son questi
     d'un'alma fedel?
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 1 «Non odi consiglio» (4+4)
ADRASTO
        Non odi consiglio?
     Soccorso non vuoi?
     È giusto, se poi
     non trovi pietà.
        Chi vede il periglio
     né cerca salvarsi
     ragion di lagnarsi
     del fato non ha.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 5 «Misero pargoletto» (4+4)
        Misero pargoletto,
     il tuo destin non sai.
     Ah non gli dite mai
     qual era il genitor.
        Come in un punto, oh dio,
     tutto cambiò d'aspetto!
     Voi foste il mio diletto,
     voi siete il mio terror.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 6 «Odo il suono de' queruli accenti» (4+4)
        Odo il suono de' queruli accenti;
     veggo il fumo che intorbida il giorno;
     strider sento le fiamme d'intorno;
     né comprendo l'incendio dov'è.
        La mia tema fa il dubbio maggiore;
     nel mio dubbio s'accresce il timore,
     tal ch'io perdo, per troppo spavento,
     qualche scampo che v'era per me.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 7 «Che mai risponderti» (6+6)
DIRCEA
        Che mai risponderti,
     che dir potrei?
     Vorrei difendermi,
     fuggir vorrei;
     né so qual fulmine
     mi fa tremar.
        Divenni stupida
     nel colpo atroce;
     non ho più lagrime,
     non ho più voce,
     non posso piangere,
     non so parlar.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 8 «Non dura una sventura» (4+4)
        Non dura una sventura
     quando a tal segno avanza.
     Principio è di speranza
     l'eccesso del timor.
        Tutto si muta in breve;
     e il nostro stato è tale
     che se mutar si deve
     sempre sarà miglior.
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780
III 12 «Par maggiore ogni diletto» (3+3)
CORO
        Par maggiore ogni diletto,
     se in un'anima si spande,
     quand'oppressa è dal timor.
        Qual piacer sarà perfetto,
     se convien per esser grande
     che cominci dal dolor!
L, Vienna, van Ghelen, 1733 uguale
L, Venezia, Bettinelli, 1733
L, Parigi, Quillau, 1755
L, Torino, Stamperia Reale, 1757
L, Lisbona, Stamperia Reale, 1775
L, Parigi, Hérissant, 1780